Vi ho già scritto che questa è una delle mie rubriche preferite: poter intervistare mamme, creative, imprenditrici per lo più di se stesse, è per me un grande onore e ogni mese poter leggere le loro risposte e capire come fanno a gestire tutto, mi fa imparare ogni volta qualcosa in più!
Anche questo mese ho avuto il piacere di intervistare una grande donna, che ho avuto anche il piacere di conoscere di persona a novembre a Natale al Poggio.
Sto parlando di Sara, una donna che ha fatto della sua passione un lavoro, che è riuscita a creare dai tesori della sua famiglia dei gioielli straordinari, dandogli così nuova vita. Ma non solo.... Come sempre lascio la parola alla protagonista dell'intervista.
Presentazione con nome, cognome, lavoro, nome
attività e blog, bambini
Mi chiamo Sara Arduini, ho 29 anni e da quasi otto
mesi sono mamma di Luisa. Sono un’artigiana e mi occupo di bijoux e accessori
tessili, realizzati principalmente in pizzo, con componenti handmade e vintage,
sotto il marchio Perle di Cotone. A supporto e corollario di questa attività,
tengo anche un omonimo blog.
Come e quando nasce la tua attività?
Perle di cotone nasce nell’estate 2011 come piccolo
negozio di bijoux, aperto per sfuggire ad una strada da secondo grafico alla
scrivania 9 ore al giorno che già mi stava non stretta, di più. Si è poi
evoluto negli anni fino a diventare quello che è oggi, un piccolo marchio di
bijoux e accessori, realizzati principalmente con tecniche e materiali naturali
e tradizionali.
Come nascono i gioielli che crei?
Mi piace dire nascono da un armadio pieno di
vecchie scatole. Scatole di pizzi, paillettes, scampoli, campioni di lavori
realizzati decenni fa. Raccolti da una nonna che ha sempre amato conservare
tutto, ma che mai avrebbe creduto che un giorno, da tutto questo, la nipote
avrebbe creato una passione e, poco dopo, un lavoro. Da poco quell’armadio,
insieme a tutto il suo contenuto, è passato a me. Quindi ora ho una
responsabilità in più. Scoprire, esaltare e valorizzare nel miglior modo
possibile quei quei fili, quei merletti, che per qualcuno erano veri e propri
tesori.
Il tuo blog che ruolo ha nella tua attività?
Sul blog racconto il dietro le quinte delle mie
creazioni, le mie ispirazioni. Credo che le persone nell’acquisto di un oggetto
siano fortemente influenzate dalla sua storia, per questo cerco per quanto
possibile di “raccontare” le mie produzioni. E per questo il blog rimane ancora
lo strumento principale.
Lo utilizzo anche come piccola piazza virtuale dove
mettere timidamente in mostra le mie fotografie, visto che sto studiando per
migliorarmi in questa affascinante arte, ma su questo abbiamo ancora molto da
lavorare….
Che rapporto hai con i social network?
Sono fortemente intollerante verso chi cerca
polemica solo per mettersi in mostra, oppure pubblica contenuti volgari,
offensivi, non credo sia quella la sede. Mi piace invece usarli come veicolo di
positività, di bellezza, di creatività, di ispirazione. E ho una legeriiiisima
dipendenza da instagram e pinterest :)
Sei lavoratrice, mamma, creativa, blogger e tanto
altro: come fai a fare tutto?
Prima di tutto, quando ho scoperto di aspettare
Luisa, ho chiuso il mio negozio fisico e ho avviato un’attività artigianale con
vendita esclusivamente online. Questo credo sia stato il passo più difficile e
rischioso ma anche più significativo nella mia organizzazione domestica. Che
ora mi porta ad avere si i rischi e gli oneri della libera professionista con
bimba appresso 24/24h, ma anche tanta, tanta libertà di gestione del
tempo.
Inoltre, beh, la sveglia entro le 6,30 ed eliminare
la tv danno comunque una buona mano e ti regalano un buon surplus di tempo da utilizzare
in maniera più creativa e produttiva.
Hai qualche consiglio per le mamme e future mamme
che cercano di tenere in piedi tutto?
Posso raccontarvi come mi comporto io. Da quando
sono diventata mamma mi sono concessa tre mesi abbondanti di stop. All’interno
dei quali mi sono presa il tempo per imparare a conoscere Luisa e a individuare
un minimo le sue preferenze, i suoi ritmi. Ho imparato per esempio che alla
sera ha bisogno di coccole, mentre alla mattina ama poltrire anche fino alle 9,
e che io sia li al suo fianco o meno a lei non interessa più di tanto. Quindi,
inutile intestardirmi a voler lavorare alla sera, finirei per ritrovarmi a
mezzanotte con un esserino ancora urlante in braccio e senza aver combinato
nulla. Meglio puntare la sveglia alle 6 e sfruttare quelle preziose ore
mattutine. Sulla base di questo ho organizzato i miei ritmi di lavoro. Quindi
il consiglio che posso dare è: osservateli, ascoltateli. E, ovviamente per
quanto possibile e finche sono piccoli, cercate di organizzare gli impegni e le
ore lavorative sulla base delle loro esigenze e preferenze, e tutto sarà più
facile.
Inoltre, cosa che ho imparato a mie spese, niente
remore, orgoglio o paura nel chiedere aiuto. Familiari, amici, vicini di casa
forse nemmeno immaginano che abbiamo bisogno di loro, forse se solo glie lo
chiedessimo sarebbero ben felici di darci ogni tanto una mano in casa o coi
piccoli!
Infine per le mamme di piccolini e le future mamme,
consiglio un’occhiata al mondo del portare, con fascia o marsupio ergonomico.
Non solo perché semplifica enormemente la vita e se dovete lavorare in loro
presenza anche il lavoro, ma anche e soprattutto per i benefici a breve,
medio e lungo termine che questa pratica potrà regalarvi.
(tutte le foto sono di Sara di Perle di Cotone)
Grazie mille a Sara per averci raccontato qualcosa di sè e della sua vita!
Se volete andare a trovarla ecco i suoi riferimenti
Alla prossima intervista!
Arianna
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