giovedì 26 febbraio 2015

Intervista: Ma come fa a fare tutto? Sara di Perle di Cotone

Vi ho già scritto che questa è una delle mie rubriche preferite: poter intervistare mamme, creative, imprenditrici per lo più di se stesse, è per me un grande onore e ogni mese poter leggere le loro risposte e capire come fanno a gestire tutto, mi fa imparare ogni volta qualcosa in più!

Anche questo mese ho avuto il piacere di intervistare una grande donna, che ho avuto anche il piacere di conoscere di persona a novembre a Natale al Poggio.

Sto parlando di Sara, una donna che ha fatto della sua passione un lavoro, che è riuscita a creare dai tesori della sua famiglia dei gioielli straordinari, dandogli così nuova vita. Ma non solo.... Come sempre lascio la parola alla protagonista dell'intervista. 

Presentazione con nome, cognome, lavoro, nome attività e blog, bambini
Mi chiamo Sara Arduini, ho 29 anni e da quasi otto mesi sono mamma di Luisa. Sono un’artigiana e mi occupo di bijoux e accessori tessili, realizzati principalmente in pizzo, con componenti handmade e vintage, sotto il marchio Perle di Cotone. A supporto e corollario di questa attività, tengo anche un omonimo blog.




Come e quando nasce la tua attività? 
Perle di cotone nasce nell’estate 2011 come piccolo negozio di bijoux, aperto per sfuggire ad una strada da secondo grafico alla scrivania 9 ore al giorno che già mi stava non stretta, di più. Si è poi evoluto negli anni fino a diventare quello che è oggi, un piccolo marchio di bijoux e accessori, realizzati principalmente con tecniche e materiali naturali e tradizionali. 

Come nascono i gioielli che crei? 
Mi piace dire nascono da un armadio pieno di vecchie scatole. Scatole di pizzi, paillettes, scampoli, campioni di lavori realizzati decenni fa. Raccolti da una nonna che ha sempre amato conservare tutto, ma che mai avrebbe creduto che un giorno, da tutto questo, la nipote avrebbe creato una passione e, poco dopo, un lavoro. Da poco quell’armadio, insieme a tutto il suo contenuto, è passato a me. Quindi ora ho una responsabilità in più. Scoprire, esaltare e valorizzare nel miglior modo possibile quei quei fili, quei merletti, che per qualcuno erano veri e propri tesori.



Il tuo blog che ruolo ha nella tua attività? 
Sul blog racconto il dietro le quinte delle mie creazioni, le mie ispirazioni. Credo che le persone nell’acquisto di un oggetto siano fortemente influenzate dalla sua storia, per questo cerco per quanto possibile di “raccontare” le mie produzioni. E per questo il blog rimane ancora lo strumento principale. 
Lo utilizzo anche come piccola piazza virtuale dove mettere timidamente in mostra le mie fotografie, visto che sto studiando per migliorarmi in questa affascinante arte, ma su questo abbiamo ancora molto da lavorare….



Che rapporto hai con i social network?
Sono fortemente intollerante verso chi cerca polemica solo per mettersi in mostra, oppure pubblica contenuti volgari, offensivi, non credo sia quella la sede. Mi piace invece usarli come veicolo di positività, di bellezza, di creatività, di ispirazione. E ho una legeriiiisima dipendenza da instagram e pinterest :)


Sei lavoratrice, mamma, creativa, blogger e tanto altro: come fai a fare tutto?
Prima di tutto, quando ho scoperto di aspettare Luisa, ho chiuso il mio negozio fisico e ho avviato un’attività artigianale con vendita esclusivamente online. Questo credo sia stato il passo più difficile e rischioso ma anche più significativo nella mia organizzazione domestica. Che ora mi porta ad avere si i rischi e gli oneri della libera professionista con bimba appresso 24/24h, ma anche tanta, tanta libertà di gestione del tempo. 
Inoltre, beh, la sveglia entro le 6,30 ed eliminare la tv danno comunque una buona mano e ti regalano un buon surplus di tempo da utilizzare in maniera più creativa e produttiva.

Hai qualche consiglio per le mamme e future mamme che cercano di tenere in piedi tutto?
Posso raccontarvi come mi comporto io. Da quando sono diventata mamma mi sono concessa tre mesi abbondanti di stop. All’interno dei quali mi sono presa il tempo per imparare a conoscere Luisa e a individuare un minimo le sue preferenze, i suoi ritmi. Ho imparato per esempio che alla sera ha bisogno di coccole, mentre alla mattina ama poltrire anche fino alle 9, e che io sia li al suo fianco o meno a lei non interessa più di tanto. Quindi, inutile intestardirmi a voler lavorare alla sera, finirei per ritrovarmi a mezzanotte con un esserino ancora urlante in braccio e senza aver combinato nulla. Meglio puntare la sveglia alle 6 e sfruttare quelle preziose ore mattutine. Sulla base di questo ho organizzato i miei ritmi di lavoro. Quindi il consiglio che posso dare è: osservateli, ascoltateli. E, ovviamente per quanto possibile e finche sono piccoli, cercate di organizzare gli impegni e le ore lavorative sulla base delle loro esigenze e preferenze, e tutto sarà più facile.
Inoltre, cosa che ho imparato a mie spese, niente remore, orgoglio o paura nel chiedere aiuto. Familiari, amici, vicini di casa forse nemmeno immaginano che abbiamo bisogno di loro, forse se solo glie lo chiedessimo sarebbero ben felici di darci ogni tanto una mano in casa o coi piccoli!
Infine per le mamme di piccolini e le future mamme, consiglio un’occhiata al mondo del portare, con fascia o marsupio ergonomico. Non solo perché semplifica enormemente la vita e se dovete lavorare in loro presenza anche il lavoro, ma anche e soprattutto  per i benefici a breve, medio e lungo termine che questa pratica potrà regalarvi. 


(tutte le foto sono di Sara di Perle di Cotone) 

Grazie mille a Sara per averci raccontato qualcosa di sè e della sua vita!

Se volete andare a trovarla ecco i suoi riferimenti



Alla prossima intervista!

Arianna



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