Ed eccoci di nuovo a parlare di fotografia e come sempre lascio la parola a
Ciao Ragazze ben ritrovate...
inizio con il farvi i complimenti perché avete fatto molto bene i "compiti",
molte di voi mi hanno scritto e inviato
foto per chi invece se lo fosse perso vi invito a rivedere il
post sugli esercizi fotografici.
Oggi sono qui per darvi un'altro bellissimo esempio di "racconto fotografico" e ho scelto LEI
per raccontare in immagini le emozioni di veder crescere i propri figli,
giorno dopo giorno, anno dopo anno.
una bravissima fotografa professionista specializzata in ritratti di famiglie e bambini e molto altro.
Ma lei è anche mamma di due bellissime bambine e sono proprio
le sue bambine ovviamente i suoi soggetti preferiti,
quelle che riesce a ritrarre nella quotidianità, nei momenti di felicità vera e inaspettata,
lei documenta fotograficamente e tiene per se molte delle immagini, ma capita una volta all'anno,
nel mese di gennaio che Michela decida di condividere con tutti noi questa quotidianità,
da qui nasce il progetto "PHOTO A DAY" un'immagine al giorno per i 31 giorni del mese di gennaio...
un modo per cominciare l'anno, ricordando il vecchio che è appena passato
e dando il via ad una serie di immagini che accompagneranno il nuovo.
Michela ha selezionato per noi 15 immagini prendendo un pò anche dagli anni passati,
ho usato la sua selezione perchè è chiaro che per lei queste immagini significano molto
e sono felice che abbia voluto condividere con noi le "SUE" immagini preferite.
Vi invito a guardarle, non solo dando un'occhiata veloce ma anche in questo caso a capire
quando sono state scattate, come sono state scattate ecc
è un esercizio anche questo, vi permetterà di studiare,
di comprendere meglio
come poter fare altrettanto anche con i vostri bambini.
Guardate queste bellissime immagini che raccontano una storia, una storia fatta di quotidianità ma non per questo banale, perchè la quotidianità può diventare speciale basta guardarla con l'occhio giusto, e Michela questo lo sa fare indubbiamente bene.
Ho inoltre chiesto a Michela di rispondere a 15 domande e lei gentilmente si è prestata con molta sincerità e franchezza, è un modo simpatico e carino per conoscerla un po' di più....
anche se io vedendo le sue foto è come se la conoscessi già :-)
1. Quando hai preso per la prima volta in mano una
macchina fotografica e hai scattato la tua prima foto?
Probabilmente ero molto piccola e con esattezza non me lo
ricordo. Mio papà era appassionato ed io
ero la sua modella preferita, quindi presumo che la prima volta che ho usato
una reflex fosse proprio la sua. Insieme ci divertivamo anche a sviluppare le
foto in camera oscura. Che emozione
allora vedere apparire le immagini come per magia!
2. Quando hai capito che la fotografia poteva diventare la tua
professione?
Era il 2008. Mia
figlia Rebecca aveva 1 anno. Con
assoluta lucidità, guardando una foto scattata al parco giochi ho capito che
era la mia sola ed unica strada. Ma mi ci vorranno ancora 2 anni per avere il
coraggio di lasciare il mio lavoro full time e dedicarmi solo alla
fotografia. Nel 2010 nasce Michela
Magnani Photography.
3. Cosa è cambiato nel tuo modo di vivere il fatto di essere diventata
una fotografa professionista?
Mi ha travolto ed ha trasformato la mia vita come mai avrei
creduto possibile!
Avere l’immenso privilegio di svolgere una professione che
si ama dal profondo mi ha reso una persona felice e soddisfatta. Posso gestire
finalmente il mio tempo ed i miei impegni lavorativi e famigliari con serenità,
cosa quasi impossibile alle mamme che lavorano full-time!
4. Come riesci a far combaciare gli impegni di mamma con quelli di fotografa?
Quando ho iniziato, devo ammettere, con grande difficoltà:
avere lo studio in casa significava praticamente non staccare mai. Nel bene e
nel male.
Inoltre svolgere una professione che è anche un’immensa
passione porta a lavorare di notte, di giorno, nei week-end, senza sforzo Perché
lo si fa sempre volentieri.
Ora mi sono imposta rigidi orari. Dopo una certa ora si
stacca tutto, si spegne computer e non si risponde al telefono.
5. Le tue bambine secondo te come vedono il mondo della fotografia?
Lo vedono come un grande divertimento! Amano venire in
studio, ballare, rubarmi gli accessori e ridere come pazze sul set. Ed è giusto che sia così!
6. Segui molto i social network? quali tra questi ti è più utile per
farti conoscere alle persone?
L’unico social network che seguo regolarmente è Facebook. E’
una buona vetrina, ma fondamentale
rimane il buon vecchio passaparola tra clienti.
8. Cosa ti manca e cosa vorresti... professionalmente parlando?
La lista potrebbe essere potenzialmente infinita! Il
prossimo passo, che sto valutando seriamente per quest’anno è uno studio con
delle grandi finestre, tutto bianco.
Mi piacerebbe sviluppare maggiormente la strada
dell’insegnamento a tutti i livelli, da quello base a quelli più specialistici
per professionisti. Le richieste sono davvero moltissime.
9. Come riesci ad entrare in sintonia con le persone mentre gli scatti
una foto?
Sono sempre stata una persona timida ed introversa.
Mai avrei pensato di svolgere una professione che mi
portasse a trovarmi sempre a contatto
con persone “estranee”. E non solo:
dover necessariamente entrare in confidenza per dare loro immagini emozionanti!
Sono molto rilassata
,paziente, sicura e piena di entusiasmo mentre scatto. Credo che i clienti lo
percepiscano e che si sentano a loro agio sin da subito durante il servizio
fotografico. E si affidano totalmente
11. Il complimento più bello che ti è stato fatto?
Molti, difficile sceglierne uno in particolare. Tutti hanno però un filo conduttore: le mie
foto emozionano.
12. In tre parole cos'è per te la fotografia?
Passione,
dedizione, fantasia.
13. se
dovessi scegliere una foto, una sola foto tra tutte quelle che hai scattato in
tutta la tua vita fino ad oggi quale sarebbe?
Troppo facile: una foto in spiaggia che ritrae le mie
bimbe con mio marito. L’ho stampata su
una tela xxl di 2 metri! La guardo ogni
giorno!
14. Un consiglio a tutte le mamme che vogliono
scattare delle foto ai loro bambini?
Non forzateli in sorrisi finti. Piuttosto divertitevi
con loro, trovate un modo per farli ridere davvero e tornate bambini per un attimo. Guardare il mondo attraverso i loro occhi è
sempre stupefacente.
15. Se le tue figlie un giorno volessero seguire la
tua stessa strada cosa ne penseresti?
Ne sarei orgogliosa.
E’ un lavoro coinvolgente, mai noioso, emozionante. Cosa potrei chiedere
di meglio per loro? Io intanto, ad entrambe
ho regalato una compatta!
Grazie Michela
Vi lascio i riferimenti di Michela se volete conoscerla meglio
e vedere le sue splendide foto